Influenza: perché colpisce alcuni più duramente di altri
Una nuova ricerca sull’influenza, che è stata particolarmente letale in questo inverno in Australia con 131 mila casi e quasi 300 morti, spiega perché persone altrimenti in buona salute sviluppano gravi complicazioni quando la contraggono. E attribuisce la causa a una particolare cellula immunitaria.
Lo studio guidato dallo specialista di cure intensive del Nepean Hospital di Sydney professor Benjamin Tang, appena pubblicato su Nature Communications, è il culmine di 10 anni di ricerche condotte in collaborazione con scienziati, medici e personale clinico in Australia e su scala internazionale, che hanno studiato campioni di sangue di centinaia di persone che si erano presentate al pronto soccorso di ospedali colpite da influenza.
Gli studiosi hanno individuato un tipo di cellule immunitarie, dette neutrofili, come «una delle principali cause» del peggioramento dei pazienti che contraggono l’influenza. «Tali cellule causano danni collaterali, in una maniera in cui l’organismo non riesce a resistere e le condizioni del paziente cominciano a deteriorarsi», scrive Tang.
«Se è confermato che l’iperattivazione dei neutrofili è la causa di tali complicazioni, sarà possibile con un attacco mirato a tali cellule o alla loro attivazione per limitare il danno». Il prossimo passo, aggiunge lo studioso, sarà di sviluppare un’immunoterapia personalizzata per i casi gravi, considerando che non vi sono trattamenti correnti per i pazienti ad alto rischio.
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