Nei batteri intestinali potenziale arma anti-aging
I batteri che popolano il nostro intestino (il microbiota intestinale) potrebbero avere anche effetti anti-aging: lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, secondo cui trapiantando il microbiota di topolini sani nella pancia di topolini che invecchiano prematuramente (animali colpiti da ‘progeria’) il loro invecchiamento rallenta.
Lo studio è stato condotto da Clea Bárcena dell’Università di Oviedo che ha anche individuato alterazioni del microbiota nell’intestino di pazienti con progeria, un disturbo genetico che causa invecchiamento prematuro e morte. Gli esperti hanno inizialmente esaminato il microbiota intestinale di 5 bambini con progeria, nonché i batteri intestinali di topi con la malattia.
Gli scienziati hanno notato che sia i bambini sia i topi con progeria presentavano squilibri nel microbiota (disbiosi) sempre più gravi man mano che la malattia progrediva. In particolare, presentavano un eccesso di Proteobatteri e Cianobatteri e una diminuzione della concentrazione di batteri del ‘gruppo’ Verrucomicrobia, che è invece abbondante nell’intestino dei centenari.
Infine gli esperti hanno trapiantato il microbiota di animali sani nella pancia di quelli con progeria, rallentando la progressione dei sintomi in poche settimane e allungando la vita dei topi del 15%. In futuro particolari trattamenti a base di probiotici o lo stesso trapianto di microbiota potrebbero divenire una chiave in terapie anti-aging.
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